(e al figlio) durante l’attesa
di
Carla Favaro
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i cibi giusti in gravidanza
ESIGENZE NUTRIZIONALI - Ma allora: quali sono le reali esigenze nutrizionali della donna in gravidanza? Quali sono gli accorgimenti importanti in termini di sicurezza? Per fare il punto abbiamo fatto riferimento alle fonti italiane più aggiornate e autorevoli, chiedendo ad alcuni esperti di aiutarci a interpretarle. Iniziamo con l'aumento di peso consigliato. Come si
legge sulla Linea guida "Gravidanza fisiologica",
del Sistema nazionale linee guida dell'Istituto Superiore di Sanità
, per una donna normopeso a inizio gravidanza l'aumento raccomandato
è compreso fra 11,5 e 16 kg. Si tratta di un intervallo meno
"severo" di quanto spesso si pensi, come pure meno "severo"
è l'atteggiamento nei confronti del monitoraggio del peso che, ad
eccezione dei casi a rischio, non andrebbe fatto troppo spesso,
perché potrebbe generare uno stato ansioso nella donna a fronte di
benefici incerti o non ben definiti. «Rimettere al centro le
competenze delle donne, rinforzando la loro capacità di operare
scelte appropriate che tengano conto dei loro bisogni e valori, con
il sostegno dei professionisti che le assistono - commenta Serena
Donati, ginecologa ricercatrice dell'Istituto Superiore di Sanità -
è il valore di riferimento della linea guida dell'ISS. Quindi, se
una donna è giunta alla gravidanza normopeso e non ha problemi nel
mantenere un'alimentazione adeguata per quantità e qualità, non c'è
motivo di imporle una dieta che non tenga conto delle sue abitudini
né di sottoporla a controlli ravvicinati. Le donne che iniziano la
gravidanza in sovrappeso vanno invece aiutate a mantenere un
incremento complessivo tra i 7 e gli 11 kg».ESIGENZE NUTRIZIONALI - Ma allora: quali sono le reali esigenze nutrizionali della donna in gravidanza? Quali sono gli accorgimenti importanti in termini di sicurezza? Per fare il punto abbiamo fatto riferimento alle fonti italiane più aggiornate e autorevoli, chiedendo ad alcuni esperti di aiutarci a interpretarle. Iniziamo con l'aumento di peso consigliato. Come si
PRECAUZIONI - Di certo la mamma non deve mangiare per due, e neppure in modo molto diverso da quella dieta varia ed equilibrata prevista per tutti; è importante, però, che presti attenzione ad alcune precauzioni legate alla sicurezza (vedi articolo) e a coprire i bisogni nutritivi suoi e del nascituro, a cominciare da quelli di proteine, certi minerali e vitamine. A questo riguardo, dopo 16 anni, sono stati di recente presentati, seppure in veste non ancora definitiva, i nuovi LARN (Livelli di Riferimento di Nutrienti ed Energia per la popolazione italiana), elaborati dalla Società italiana di nutrizione umana, che prevedono indicazioni specifiche anche per la gravidanza.
In estrema sintesi, si è delineata una più precisa distribuzione sia delle calorie complessive (da incrementare soprattutto nel 2° e 3° trimestre), sia delle proteine, aumentate, in particolare nel 3° trimestre. Aumentati anche i valori raccomandati di folati e vitamina D; altre novità, ma per lo più piccole, per altri nutrienti .
PROTEINE
E FERRO - Ora i dettagli. La mamma ha prima di tutto bisogno di
più proteine. «Infatti - conferma Irene Cetin, professore di
Ostetricia e ginecologia all'Università di Milano, che ha
collaborato alla stesura dei LARN - gli alimenti proteici, come carni
magre, pesce, uova, latte e derivati, legumi in abbinamento con i
cereali (le loro proteine si integrano a vicenda), sono i primi da
prevedere. Le fonti proteiche dovrebbero essere variate nella
settimana tra carne (3-4 volte), pesce (1-2 volte), uova (3-5 uova),
legumi e latticini (latte, yogurt, formaggi). Carne e pesce hanno un
ruolo basilare anche come fonti di ferro, presente in una forma più
facile da assorbire rispetto a quello dei vegetali. La carenza di
ferro può aumentare il rischio di basso peso alla nascita ed avere
anche effetti negativi a lungo termine, in particolare sullo sviluppo
del sistema nervoso centrale: la dieta della mamma dovrà perciò
essere ricca di questo minerale; in caso di necessità, il medico
interverrà anche con una supplementazione».
DHL
E CALCIO - Le raccomandazioni riguardano anche il DHA: cos'è e
perché è importante? «Il DHA (acido docosaesaenoico) è un grasso
della serie omega 3 coinvolto nella maturazione del cervello e della
retina del nascituro. I livelli da garantire sono oggetto di
discussione: secondo un gruppo di lavoro europeo, dovrebbero essere
almeno 200 mg al giorno, che si raggiungono mangiando pesce, come
alici e sardine, 1-2 volte alla settimana». Per il calcio, invece,
in gravidanza non aumentano i livelli raccomandati? «Anche su questo
c'è dibattito. L'Organizzazione Mondiale della Sanità, in base a
studi che hanno dimostrato nelle donne gravide carenti di calcio un
maggior rischio di ipertensione, raccomanda 1,5 grammi al giorno.
Certo è che il calcio in gravidanza è fondamentale per la crescita
delle ossa del bambino. Gli alimenti che ne sono particolarmente
ricchi sono i latticini: ad esempio, con mezzo litro di latte o di
yogurt (meglio a ridotto contenuto di grassi) e 40 grammi di
parmigiano al giorno si totalizzano i 1.000 mg raccomandati dai LARN.
Nei casi di intolleranza al lattosio, i livelli di calcio vanno
valutati attentamente e può essere necessaria una supplementazione».
ACIDO
FOLICO - E veniamo all'acido folico e alla sua importanza a scopo
preventivo. Sottolinea Cetin: «È ben dimostrato che la
supplementazione di 400 microgrammi al giorno di acido folico a
partire da almeno 2 mesi prima della gravidanza (e durante i primi 3
mesi) riduce fino quasi ad azzerare il rischio di difetti di chiusura
del tubo neurale (ad es. la spina bifida). Nonostante questo, in
Italia le donne in età fertile con livelli adeguati di acido folico
sono meno del 10%, e meno della metà delle donne che iniziano una
gravidanza ha assunto acido folico nei mesi precedenti. Questa
supplementazione, peraltro, non riduce l'importanza di assicurarsi
anche buone fonti dietetiche di folati, come le verdure a foglie
verdi e le arance, da prevedere in quelle 5-7 porzioni di frutta e
verdura consigliate nella giornata».
FRUTTA
E VERDURA - «A proposito di frutta e verdura - prosegue
l'esperta - bisogna variare molto, per aumentare la gamma di
vitamine, minerali e altri composti antiossidanti (riducono
l'attivazione di molecole infiammatorie che in gravidanza tendono ad
aumentare). Anche la frutta secca, senza esagerare, è ricca di
sostanze nutritive, compresa la vitamina E, antiossidante».
CARBOIDRATI
E GRASSI -Non abbiamo ancora parlato di carboidrati e di
condimenti grassi: quali sono le fonti da preferire ? «Per i primi,
i cereali e i loro derivati come pasta, riso, orzo, farro, anche
integrali. Per i condimenti, 3-4 cucchiai al giorno d'olio
extravergine d'oliva (meglio crudo sugli alimenti), preferendo
cotture semplici, al forno e a vapore, con aggiunta della giusta
quantità di sale iodato», precisa Cetin .
ACQUA
- Per finire, l'acqua: quanta berne? «Il fabbisogno di acqua
(che varia in base alla temperatura esterna) aumenta molto in
gravidanza, specie nella seconda metà, quando bisogna berne da 2,5 a
3 litri al giorno (è utile per l'aumentata massa plasmatica
circolante materna, per le esigenze fetali e per formare il liquido
amniotico)», conclude l'esperta. Conta anche il contenuto di sali
minerali: in alcuni casi è meglio sia oligominerale, in altri
un'acqua ricca di calcio può contribuire a soddisfare i fabbisogni»
.
Corriere della Sera, 18
novembre 2013
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