Su un display come mangiare
o fare attività fisica (e quando farla)
La bellezza fai-da-tech
Tra sensori biometrici e
calcolo delle calorie
di Mark Perna
Per
il corpo e la mente
Dalla palestra al benessere
fai-da-tech, questo è il trend del 2013. L’edizione appena conclusa del
Consumer Electronic Show di Las Vegas, la più importante fiera dedicata al
mondo dell’elettronica, ha infatti suggellato il definitivo connubio tra
tecnologia e wellness. Un binomio certo non nuovo, ma ora facilmente
accessibile a tutti grazie alla disponibilità di apparecchi di ultima
generazione, alcuni dei quali a basso costo. La miniaturizzazione dei sensori,
la possibilità di trasmettere dati senza fili e la presenza sempre più diffusa
degli smartphone offrono oggi le condizioni ideali per questi dispositivi.
Il boom più robusto riguarda i Personal
Activity Tracker come quello di Withings, piccoli sensori da mettere in tasca o
sul polso, che tengono traccia di ogni nostro movimento. L’obiettivo è chiaramente
quello di combattere la vita sedentaria spronandoci a fare attività fisica a
basso impatto. Camminare di più, prendere le scale invece dell’ascensore, farsi
una corsetta ogni tanto, sono tutti esercizi che migliorano il nostro stato di
salute. A fine giornata è possibile vedere sul display del cellulare o sul
computer quanto calorie abbiamo effettivamente bruciato e quanto ci siamo
mossi.
Si possono anche impostare dei veri e propri
obiettivi per incentivare i nostri sforzi, mentre per ricevere l’approvazione
degli amici i dati possono essere automaticamente pubblicati sui siti social
come Facebook. Alcuni di questi dispositivi, come il Zensorium Tinké,
registrano in modo accurato anche parametri vitali come il
battito cardiaco, il
ritmo respiratorio, il livello di ossigeno nel sangue, il tutto sempre inviando
i dati al nostro smartphone. Questo meccanismo di analisi e trasferimento dei
dati viene sfruttato inoltre da sensori che si possono addirittura indossare. È
il caso degli indumenti BioMan realizzati dalla taiwanese AiQ o da Under Armour
che ha già reso disponibile la maglietta E39 equipaggiata con un innovativo
sistema di valutazione della prestazione atletica sulla base dei parametri
biometrici. Parametri che servono anche per ripensare totalmente oggetti
tradizionali del fitness casalingo come la cyclette e il tapis roulant.
Il sistema Bkool, ad esempio, permette di
registrare le sessioni fatte realmente su strada da se stessi o da altri atleti
e di replicarle tra le mura domestiche, seguendo i medesimi itinerari. Il tutto
addirittura guardando in tv un video sincronizzato del percorso mentre si corre
o si va in bicicletta. Il livello di sofisticazione di questi apparecchi ha
sconfinato anche in dimensioni quasi da fantascienza. Oltre ad allenare il
fisico, ora esistono dispositivi che fanno fare ginnastica alla nostro
cervello. Questo almeno è lo scopo che vogliono ottenere gli sviluppatori di
Muse, una fascia che si mette in testa e che registra le onde celebrali.
Attraverso degli specifici esercizi questo dispositivo dotato di 4 sensori,
punta a ridurre gli stati di ansia e di stress ma anche le situazioni di
sovreccitamento, imparando a controllare il potere della nostra mente.
Qualcosa di smile si può ottenere con gli
occhiali PSiO che utilizzando emissioni di luci colorate, insieme a suoni e
musiche, provano a farci recuperare il nostro equilibrio psicofisico. L’ultima
frontiera hi-tech arriva però da un argomento piuttosto tradizionale come
quello tra cibo e benessere. Anche in questo caso i gadget non mancano. Tra
quelli più curiosi presentati a Las Vegas ha destato molto interesse la
Hapifork, la forchetta che registra il ritmo con cui mangiamo. Il principio
secondo cui più lentamente si mastica, più facilmente si digerisce e quindi meno
si ingrassa trova ora un valido alleato tecnologico in questo dispositivo che
non solo ci avvisa con un led luminoso quando ci stiamo abbuffando, ma invia i
dati a pc e smartphone per controllare i tempi con cui consumiamo abitualmente
i nostri pasti. Generalmente troppo in fretta.
Tra i prodotti più innovativi non manca
neppure il sensore che ci dice se il cibo che mangiamo e biologico o meno.
L’indicatore sviluppato dalla start up californiana Lepka misura il tasso di
nitrati negli alimenti che nel caso di coltivazioni con fertilizzanti chimici è
spesso elevato.
Screeneye
Tiene sotto controllo vari
parametri durante l’attività sportiva 149,90 euro o-synce.com
Corriere della Sera, 19
Gennaio 2013, pag, 38
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