In Italia se ne consumano
sei milioni al giorno
di
Giorgio Dell’Arti
Dati Consumo di
pannolini in Italia: 6 milioni al giorno, due miliardi e 190 milioni l’anno. In
Gran Bretagna: tre miliardi l’anno. Negli Usa: 16 miliardi. Il 20% di rifiuti
prodotti ogni anno è composto di pannolini.
Inquinamento
Grossi problemi di inquinamento per i pannolini usa e getta, costituiti in gran
parte di plastica. Per accompagnare un solo neonato più o meno nei primi tre
anni di vita (5.500 pezzi, peso pari a una tonnellata) ci vuole tanta cellulosa
quanta ne producono dieci grandi alberi. Per la fabbricazione di tutti i pannolini
del mondo si impiegano ogni anno 3,5 miliardi di litri di olio combustibile, 82
mila tonnellate di plastica e 1,3 milioni di polpa di legno. Tutti questi
pannolini si decompongono poi in circa 500 anni. Per produrli serve il 37%di
acqua in più di quella che le mamme adoperano per il lavaggio dei pannolini
riutilizzabili.
Medioevo Il pannolino fu inventato dalle
donne medievali per le mestruazioni: lunghe strisce di lino da avvolgere
intorno al bacino, trattenute con spille.
Gesù Nel duomo di Spoleto c’è il santo
pannolino di Gesù Bambino: una striscia di lino con tanto di attestato
d’autenticità rilasciato da Alessandro III nel 1175.
Disgusto
L’idea di produrre pannolini usa e getta ricorrendo alla cellulosa è di Victor
Mills, ingegnere chimico della Procter & Gamble, inventore pure delle
patatine Pringles. Si mise al lavoro su questo progetto soprattutto
perché
disgustato dalle feci del nipotino.
ETÀ
Nel 1957 l’età media in cui si smettevano i pannolini era di 18 mesi. Adesso il
60% dei bambini americani va avanti con i pannolini fino a 3-4 anni. John
Rosemond consiglia questa tecnica per svezzare i bambini da questa servitù: «La
mamma resta a casa dal lavoro e lascia il figlio nudo tutto il giorno. A due
anni nessuno ama sporcarsi: in tre o quattro giorni, mettendo adeguatamente a
contatto il soggetto con le sue opere, il gioco è fatto».
Confronto
Costo di un corredo di venti pannolini in tessuto, sufficienti per portare il
bambino fino ai due anni d’età: tra i 250
e i 500 euro. Due anni di pannolini usa e getta, al ritmo di otto al
giorno, incidono sul bilancio familiare per cifre comprese tra i 2.800 e i 4.000 euro.
Inventori
Altri
inventori di pannolini: negli anni
Quaranta lo svedese Hugo Drangel imbottì i pannolini di stoffa con la cellulosa
(ma quella usata era troppo ruvida). La mamma inglese Valerie Hunter Gordon
sovrappose due strati di cellulosa soft e cotone da tenere addosso con fogli di
plastica abbottonata. L’americana Marion Donovan nel 1946 cucì alla stoffa
pezzi di tende impermeabili per docce (ma erano da lavare), poi perfezionò
l’invenzione mettendoci carta resistente e assorbente chiusa con bottoncini
metallici, da gettare dopo l’uso.
Piedi
per terra «Cambiare pannolini fa bene perché è un’attività che ti
tiene con i piedi per terra. Quando va bene come sta andando a me in questo
periodo, è facile perdere il senso della realtà, invece pulire un sederino ti
aiuta a ricordare la vita di tutti i giorni...».
Tenuta Per
collaudare la tenuta dei pannolini, ci si spalmano sopra escrementi sintetici
composti da cellulosa in polvere, crusca, resina e coloranti sciolti nell’acqua
(Stefano Cagliano, L’impronunciabile bisogno, Raffaello Cortina Editore, 2002).
SETTE, 19.ottobre 2012, pag,
35
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