Bambini d’Italia più fragili e dimenticati

La Campagna di  Save The Children


La povertà che ritorna nell’Italia del 2012 colpisce soprattutto i bambini, più indifesi davanti alla crisi degli adulti. Specie se nati da genitori giovani e dunque precari: quasi la metà in quel caso sono poveri in partenza. Oppure in famiglie numerose, quelle che fanno più fatica a fronteggiare la crisi. In generale, la povertà colpisce la popolazione minorile con il ritmo di uno ogni quattro. Che diventa tre ogni cinque in Sicilia o in Calabria. O per i figli degli immigrati: il 58,4% di loro sono poveri. Bambini che non si possono permettere una vacanza. Che non fanno neppure un pasto completo ogni due giorni (così, nel 5,5% delle famiglie). Cifre di un paese - l’Italia, «Il paese di Pollicino» - che continua a spendere a sostegno delle famiglie non più dell’1,3% del Pil contro il 2,2, che è la media dei paesi Ue. «Ricordati dell’infanzia», la campagna lanciata da Save the Children mira proprio a questo: a invertire la rotta. Perciò si rivolge uno per uno agli uomini e alle donne di governo. A Elsa Fornero, ritratta da bambina, con una foto in bianco e nero stile anni Cinquanta. A Corrado Passera. A Mario Monti, anche lui ritratto come un bambino. Per ricordargli dell’infanzia.


L’unità, 17 maggio 2012, pag, 20

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