Sperimentazione al
Buzzi di Milano
Il protossido di azoto riduce il dolore fino al
50 per cento. E rende euforiche le mamme
di
Maria Sorbi
Urla durante il parto? Meglio una bella risata
tra un respiro e l’altro. D’ora in avanti la vita diventerà più facile per le
mamme. Partoriranno con il sorriso sulle labbra, nel vero senso della parola e
reagiranno meglio ai «forza, signora spinga» delle ostetriche.
All’ospedale Buzzi di Milano arriva una
novità: il protossido di azoto, meglio noto come gas esilarante. Da luglio è
stato utilizzato in via sperimentale e sembra funzionare. Il «gas delle risate»
è in grado di ridurre il dolore nelle partorienti fino al 50 percento. Quasi meglio
di un’epidurale. A promuoverne l’utilizzo è Ida Salvo, responsabile del reparto
di Anestesia, rianimazione e terapia intensiva pediatrica dell’ospedale milanese
dei bambini. Lei di bebè ne ha visti nascere a centinaia e sa bene cosa voglia dire
per le mamme contorcersi per le contrazioni e i dolori.
«Il protossido di azoto è un farmaco antico,
già usato dai dentisti nell’Ottocento – spiega la Salvo – e assolutamente sicuro,
che si assume per inalazione e viene eliminato con il respiro, senza alcun effetto
per fegato e reni». Sostanzialmente le partorienti, dopo una breve spiegazione,
respirano da una particolare mascherina il gas mischiato a ossigeno a seconda della
necessità quando arriva la contrazione e smettono
quando passa.
«Si tratta di un analgesico lieve continua Salvo
– che riduce il dolore del parto del 40-50 per cento e che potrebbe evitare altre
anestesie. Considerando che solo il 19% degli ospedali italiani offre
l’epidurale, questa può essere una valida ed economica alternativa per le
partorienti e gli ospedali, visto che non necessita dalla presenza di un
anestesista, ma basta solo formare ostetrici e ginecologi. Si può usare anche
nei casi in cui l’anestesia è sconsigliata, o dopo il parto, quando si mettono i
punti». Tra l’altro, durante la sperimentazione si è visto che il 20 per cento
delle donne che hanno respirato il protossido d’azoto, dopo non hanno più voluto
l’anestesia peridurale. Quindi il gas ha un duplice vantaggio: non è invasivo e
costa poco. E quest’ultimo aspetto non è di poco conto se si pensa che gli
ospedali sono chiamati a mettere a posto i loro bilanci e a tagliare le spese,
a cominciare da quelle per i farmaci, per far fronte alla manovra finanziaria.
Il gas esilarante già da qualche tempo è usato
a questo scopo negli Stati Uniti e Regno Unito. In Italia è usato solo nelle sale
operatorie ma non fuori, per evitare tossicità da esposizione cronica negli operatori
sanitari. Ma con la sperimentazione di questa doppia mascherina e un particolare
sistema di aspirazione del gas, si è visto che non vi è alcun inquinamento ambientale,
e dunque nessun rischio per gli operatori.
Gli effetti collaterali per le mamme? Una
sonora risata, una strana euforia e un lieve stato di confusione. Qualcuno
parla anche di un blando effetto afrodisiaco. Insomma, conseguenze su cui la maggior
parte delle donne metterebbe la firma, soprattutto dopo travagli di ore e
dolori lancinanti. Non c’è nulla di meglio che accogliere il proprio bambino
con il sorriso. E anche per i papà che assistono alla fatica del parto tutto sarà
un po’ più facile, esilarante di sicuro.
Il Giornale, 29 settembre
2011, pag.16
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