Il test per scoprire la dislessia può cambiare la vita di un bambino

A Settimo screening su tutti gli alunni di prima elementare
di Nadia Bergamini
  Rende i bambini spesso incapaci di leggere e fare semplici calcoli. E’ la dislessia, un disturbo specifico dell'apprendimento che riguarda almeno il 5% della popolazione scolastica. Purtroppo, capita di frequente che le difficoltà di apprendimento non vengano individuate precocemente e che il bambino sia costretto a vivere una serie di insuccessi che generano perdita di autostima.
  Per evitare tutto ciò, il comune di Settimo ha introdotto, dal settembre scorso, un progetto sperimentale, unico in tutta la provincia. Il progetto è stato presentato a fine maggio nell’ambito di un convegno per esperti all’ospedale Molinette. «Si tratta di uno screening su circa 400 alunni, tutti quelli che hanno frequentato la prima elementare», spiega l’assessore all’Istruzione, e pediatra di base, Giuseppe Palena. «Attraverso test specifici un pool di esperti ha raccolto una serie di dati sulle capacità di apprendimento di lettura, scrittura e
abilità di calcolo. Ora è partita la fase di “analisi dei dati” nella quale verranno elaborati i test sottoposti ai bambini. I casi dubbi verranno rimonitorati alla fine della seconda elementare ». Se anche allora i risultati indicassero il persistere di difficoltà? «In quel caso verranno indirizzati all’équipe dell’Asl - dice Palena - per  l’accertamento della dislessia. L’Asl, proprio grazie all’utilizzo dei test di screening, potrà emettere in modo molto più rapido la diagnosi e di conseguenza indirizzare tempestivamente il bambino verso le cure logopediche. Infatti, quanto prima i disturbi specifici dell’apprendimento vengono diagnosticati tanto più efficaci risultano le terapie di recupero».
  L’innovativo progetto di Settimo, soprattutto perché attuato su larga scala e sui bambini di prima elementare, prossimamente sarà presentato anche ad un convegno internazionale che si svolgerà a Lugano in luglio.
  «L’individuazione precoce dei disturbi di apprendimento come la dislessia – conclude Palena - è  fondamentale per il bambino, la famiglia e gli insegnanti. Quando ciò non avviene, i bambini vivono una forte condizione di disagio  e di frustrazione che li porta a volte al rifiuto della scuola».
La Stampa, 14 giugno 2011, pag. 83

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