Aaaah dal dentista no!


Stephanie Blake
Aaaah dal dentista no!
Babalibri, pagg.36, Euro 12,50



  IL LIBRO –  Povero Superconiglio, veramente le passa di tutti i colori. Stavolta è alle prese con una carie. Sfido chiunque di noi a dimostrarsi contento di un appuntamento dal dentista. Anche Simone alias Caccapupù viene trascinato da una madre insensibile ai timori giustificatissimi del proprio coniglietto. Tranquille, l’happy end è assicurato – perché dobbiamo tutte in qualche modo bisogno di convincere i nostri gnappi che no non fa assolutamente male andare dal dentista – ma in realtà lo sappiamo tutti come va a finire davvero!

  UN BRANO – “ AHI !” DICE Simone quando dà un morso alla sua.
  “Mi fa male un dente, molto, molto, MOLTO, male!”.
 “Simone, hai una grossa carie.
  Avviso tua madre, così ti porterà dal dentista”, dice il papa di Ferdinando.
  “Pronto Eva? Sono Nicola. Ti chiamo perché Simone ha una grossa carie al molare sinistro e gli fa molto  male.”
  “ Povero Simone”, dice Ferdinando.
  “Dovrai andare dal dentista che ti legherà alla sua poltrona, ti farà spalancare la bocca e poi ti farà una grande grande grande GRANDE puntura! ”
“Neanche per sogno! Non andrò mai dal dentista!“ dice Simone.
  “E poi, io sono Superconiglio! Nessuno farà una puntura a Superconiglio!”
  Il giorno dopo, quando la mamma viene a prenderlo, gli dice:
  “Forza Simone, abbiamo un appuntamento dal dentista”.
  Simone risponde:
 “ AAAAH ! DAL DENTISTA NO!”  

  L’AUTRICE – Stephanie Blake nasce negli Stati Uniti nel 1968. Si trasferisce in Francia dove comincia a illustrare da giovanissima libri per bambini e ne fa la sua professione. Vive a Parigi.

PER SAPERNE DI PIU' SULL'AUTORE
Babalibri ha intervistato la sua creatrice, Stephanie Blake, per poterla conoscere più da vicino.
Stephanie, dove sei cresciuta, quali studi hai fatto, come sei approdata ai libri per bambini?
Sono arrivata in Francia a sette anni dagli Stati Uniti. I libri della mia infanzia sono quindi anglosassoni: Dr. Seuss, Richard Scarry, William Steig, Margaret Wise Brown, A.A. Milne, Maurice Sendak, Tomi Ungerer (non proprio anglosassone, ma quasi!). Poi ci sono stati C.S. Lewis, Laura Ingalls Wilder e soprattutto Pippi Calzelunghe di Astrid Lindgren fonte d’ispirazione per affrontare le mie angosce infantili. Ero bilingue inglese/francese, quindi pensavo di diventare interprete. Ho perciò intrapreso gli studi della lingua cinese, mi sono laureata e sono partita alla volta di Pechino per tre mesi. Ma in fondo, tutto questo non mi interessava più di tanto. La mia vera passione erano i libri per l’infanzia. Credo che la nascita del mio primo figlio mi abbia spinto ad imboccare questa strada.
Quali sono gli aspetti più importanti secondo te che bisogna tenere presente quando si vuole scrivere un libro per bambini?
Non bisogna mai dimenticare a chi ci si rivolge: I BAMBINI! Potrebbe sembrare banale ma all’inizio ero più preoccupata del lato artistico dei miei libri, della grafica, dei colori, dell’aspetto «arte» (in un certo senso la parte narcisistica del mestiere) da dimenticare lo scopo finale: raccontare storie ai bambini. Perché si scrive per i bambini? Quali sono le finalità? E infine, senza cadere nel moralismo: cosa puoi dire ai bambini? Per me una sola cosa: farli ridere…
Le avventure di Simone (il tuo personaggio principale) sono le stesse di Stephanie bambina, in una sorta di autobiografia o appartengono all’infanzia in senso lato?
Attingo molto dai miei bambini e da quelli degli altri: poi approfondisco la tematica infantile. Per disegnare le espressioni di Simone, parto spesso da una frustrazione personale, da un’arrabbiatura o da altre emozioni perché l’espressione sia trasmessa nella maniera più consona, perché possa diventare quasi reale…
Hai un aneddoto che ti è successo lavorando con i bambini?
Una volta, sono arrivata in una classe della scuola dell’infanzia. I bambini avevano costruito delle sculture di Simone, alcune grandi, altre piccole. Simone era dovunque. I bambini erano molto agitati per l’evento e mi aspettavano come un messia, seduti composti. Ma quando sono entrata in classe, hanno cominciato tutti a piangere, si sono alzati a cercare dappertutto, e ho visto la delusione nei loro occhi: «Ma dov’è Simone? Chi è questa signora?»
Di Stephanie Blake, Babalibri ha pubblicato Caccapupù, Non voglio andare a scuola, Pappamolla, Superconiglio, Pidocchi!.

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