«Mangiare plastica»

 Sotto accusa il bisfenolo


  Una dieta a base di plastica? Studi recenti hanno dimostrato che i materiali di cui sono fatti alcuni  dei contenitori di cibi e bevande che utilizziamo quotidianamente contengono sostanze chimiche che possono interferire con il sistema ormonale e causare danni alla salute. 


  Bottiglie, recipienti termoresistenti per il microoonde e persino biberon considerati finora sicuri e a norma sono stati sottoposti dalle autorità americane a controlli più rigorosi: ingerire alimenti contaminati dalle plastiche dei contenitori, infatti, può comportare rischi pari a quelli derivati dall’esposizione al DDT.


  Oggetto di particolare interesse è stato il bisfenolo A (BPa), sostanza chimica utilizzata a partire dagli anni ’50 per produrre policarbonato, una plastica usata per biberon, stoviglie, lattine, protesi dentarie: il fatto che il suo consumo interferisca con il sistema endocrino sia negli animali che negli essere umani è un dato su cui gli studiosi convergono. Inoltre, recentemente, sono stati fatti ulteriori test sui topi in gravidanza: l`esposizione BPa conduceva ad una percentuale molto alta di figli di sesso maschile, che peraltro, una volta adulti, presentavano diverse anomalie ormonali.


 essun allarme per i consumatori europei ed italiani in particolare. La vigilanza assicurata dall`Autorità per la sicurezza alimentare si basa su parametri e indicatori rigorosi. I dati in possesso dell`Agenzia dimostrano che l’esposizione della popolazione europea al bisfenolo A, anche nei neonati allattati esclusivamente con biberon in plastica, è notevolmente inferiore alla soglia giornaliera tollerabile.

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