Assumere in prevalenza cibi
vegetali in gravidanza e durante l’allattamento influenza le scelte alimentari
del bambino e lo protegge dal rischio di divenire un eccessivo o cattivo
mangiatore, anticamera dell’obesità
I bambini si abituano ai
sapori già nel grembo materno: in questo modo è più facile far accettare loro
il mangiare frutta e verdura
Non solo una dieta più sana, che favorisca
l’assunzione di alimenti vegetali, è indicata per la salute di mamma e bambino,
ma pare possa anche influenzare le future scelte alimentari del bambino.
Mangiare dunque più frutta e verdura durante
la gestazione, e anche durante l’allattamento al seno, secondo uno studio condotto
dai ricercatori del Monell Chemical Senses Centre di Philadelphia, influisce
sulle scelte alimentari del bambino mettendolo al riparo dal rischio di
diventare obeso a causa di un eccessivo appetito o predilezione per i cibi poco
sani.
L’influenza sulle scelte alimentari si
otterrebbe perché i bambini sono in grado di conoscere il sapore del cibo già
nel grembo materno, per cui, quando arriva il tempo dello svezzamento sanno già
quali sono i cibi che possono mangiare riconoscendoli dal sapore.
Se pertanto sono stati abituati al sapore di
frutta e verdura, è più difficile che siano propensi a scartarli. Per contro,
se i sapori a cui si sono abituati sono quelli di altri tipi di cibo – magari
poco sano – c’è il rischio che propendano per questi, piuttosto che quelli
sani.
Questo fattore predisponente alla scelta e
gradimento dei cibi nei bambini potrebbe anche spiegare perché
alcuni fanno più
fatica di altri nel mangiare le verdure.
«Anche prima che un bambino mangi il primo
boccone di cibo – spiega nel comunicato Monell la dottoressa Julie Mennella –
essi imparano a conoscere il sapore attraverso il liquido amniotico nel grembo
materno, e poi attraverso il latte della madre».
Lo studio è stato condotto su 46 bambini di
età compresa tra i 6 mesi e 1 anno, ed è stato presentato durante l’American
Association for the Advancement of Science meeting che si tiene a Boston dal 14
al 18 febbraio 2013.
I ricercatori hanno analizzato la dieta delle
madri durante la gravidanza e durante i primi tre mesi dopo il parto, in
particolare durante l’allattamento al seno.
I risultati hanno mostrato che, per esempio,
le donne che avevano bevuto regolarmente succo di carota durante la gravidanza
o l’allattamento avevano figli che mangiavano con più facilità e piacere dei cereali al gusto di
carota, che non i bambini le cui madri non avevano assunto carote o il succo di
carota nei due periodi.
L’effetto positivo sulle scelte alimentari
non si mostra soltanto nei bambini allattati al seno, ma anche in quelli allattati
artificialmente, fanno notare gli autori. Anche questi, durante lo svezzamento,
possono imparare ad apprezzare le verdure, se instradati correttamente.
La Stampa, 16 febbraio 2012,
pag,
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