Mortalità materna come ridurla


Il progetto

  In Italia le morti materne durante o subito dopo la gravidanza non sono rare e la metà potrebbe essere evitata, secondo i dati dello studio messo a punto dal 2008 dall’Iss, che ha avviato la seconda tappa del progetto pilota che coinvolgerà sette regioni (Veneto, Piemonte, Emilia Romagna, Toscana, Lazio,  Campania e Sicilia) dove risiede il 65% delle italiane in età riproduttiva. «L’obiettivo è identificare e prevenire i fattori di rischio che possono portare a morte la donna e studiare l’incidenza reale del problema – sottolinea l’epidemiologa Serena Donati, coordinatrice dello studio – sappiamo che la sottostima complessiva dei decessi materni è del 63% con una forte variabilità geografica che va da 6,4 morti materne su 100 mila nati vivi in Toscana a 24,1 in Sicilia Vogliamo migliorare l’assistenza e non colpevolizzare i professionisti che assistono la donna». Il modello seguito è quello inglese del “no blame” basato su un sistema di indagini confidenziali. I professionisti  che hanno seguito la donna si riuniscono, compilano una scheda e la inviano al referente regionale del sistema di sorveglianza, che la invia all’Iss. Info
www.iss.it/itoss.

L’appello

Ritiro del farmaco per l’ipertensione


La Siia (società dell’ipertensione arteriosa) esprime preoccupazione per il ritiro dal commercio di tutte le combinazioni in’ unica pillola di olmesartan/amlodipina, usate da oltre 180.000 pazienti per trattare l’ipertensione E invita ministro, aziende e Aifa a trovare una soluzione.

L’allarme

Infarto e ictus morti prevenibili

Infarto e ictus sono la causa di morte più probabile per le donne europee: oggi una donna su 7 e un uomo su 10 muore ogni anno in Europa per un ictus Con una spesa annuale di 196 miliardi di euro in Europa spesi per curare i pazienti colpiti da malattie cardiovascolari e cerebrovascolari (metà per costi diretti) Malattie che potrebbero essere evitate anche attraverso lo stile di vita: 55 italiani su 100 non praticano alcuna attività fisica, neppure camminare. L’allarme è dell’Alt, ass. trombosi.

La Repubblica, 5 febbraio 2013, pag, 31


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