di Francesco Dal Mas
STRASBURGO. È stato assegnato al progetto Casa famiglia
Pellegrino Varricchio dell’Unitalsi, a Benevento, il Premio del Parlamento
europeo riservato a cittadini o associazioni che si siano distinti in attività
di solidarietà e volontariato. Un riconoscimento che, commenta il presidente
Salvatore Pagliuca, «rappresenta un motivo di orgoglio perché riconosce la
felice intuizione di carità che ha generato il progetto per dare una risposta
al "dopo di noi" che riempie di incertezza la vita di genitori con
figli in difficoltà».
VENEZIA. Il Consiglio regionale del Veneto
ha votato con una maggioranza trasversale al Pdl, al Pd e alla Lega Nord una
legge che assicura a tutte le associazioni legalmente riconosciute la
possibilità di fare informazione nelle strutture sanitarie e sociosanitarie
della regione su questioni etiche e tematiche riguardanti la vita, garantendo a
tutte «pari opportunità di comunicazione». È la conclusione di una complessa
vicenda che ha avuto inizio ancora nel 2004 con la presentazione di una
proposta di legge di iniziativa popolare – oltre 20mila le firme raccolte dal
Movimento per la vita e dai volontari dei centri di aiuto per la vita – per
«regolamentare le iniziative mirate all’informazione sulle possibili
alternative all’aborto» autorizzando l’esposizione di materiale informativo e
l’azione divulgativo dei volontari pro- life nelle strutture sanitarie e nei
consultori. «Non è quello che chiedevamo, però è un primo passo importante
lungo la strada dell’informazione – commenta il presidente regionale del
Movimento per la Vita, Guido De Candia –,perché fino ad oggi non disponevamo
neppure di questa opportunità. Da questa tappa non ci resta altro che andare
avanti». Ieri, in aula consigliare, si è corso il rischio, ripetutamente, che
l’iniziativa del Movimento per la vita naufragasse, in particolare
sull’ingresso dei volontari per fare divulgazione nelle corsie e negli atrii
degli ospedali e nelle sale di aspetto degli ambulatori. Leonardo Padrin, Pdl,
presidente della Commissione sanità, ha messo a punto – dopo lunghe mediazioni
fuori dall’aula – un emendamento sostitutivo, che praticamente ha riscritto la
legge,
trasformandola da iniziativa per promuovere l’informazione del Movimento
per la vita sulle possibili alternative all’aborto in un provvedimento che
«promuove la diffusione, la divulgazione e l’informazione sui diritti dei
cittadini in ogni ambito, in particolare con riferimento alle questioni etiche
e della vita». Sarà la Giunta – recita il testo approvato – sentita la
competente commissione, a regolare le modalità di diffusione e divulgazione da
parte delle associazioni di volontariato.
Avvenire, 20 luglio 2012, pag, 14
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