F. Pepe, F. De Luca e F. Scavone
Diagnosi e management perinatale delle malformazioni
fetali
Verduci Editore, pagg.757, Euro 160,00
IL LIBRO – Ginecologo, ostetrico,
citogenetista, cardiologo perinatale, neonatologo, infettivologo, genetista clinico
e molecolare, biologo laboratorista, radiologo, chirurgo pediatra,
neurochirurgo, cardiochirurgo e psicologo rappresentano il nucleo dell’équipe
perinatale al quale di volta in volta collaborano altre figure professionali
nel management di specifiche malformazioni. Anche anomalie strutturali
apparentemente semplici possono richiedere studi complessi ed approfonditi sia
in relazione alla varietà di alcun casi sia alle sempre più approfondite
conoscenze per immagini della vita prenatale (eco 2D con apparecchi di ultima
generazione, eco 3D con scansioni tomografiche, RM, etc), ma anche di
laboratorio con sviluppo di tecniche (aCGH, etc) ed aree di indagine
sconosciute sino a poco tempo addietro che, ad esempio, hanno imposto la
revisione clinico molecolare di numerose sindromi ed identificato nuove
molecole – proteonomica, metabolonica, etc – il cui significato
eziopatogenetico e diagnostico è ancora in fase iniziale di definizione.
Quando “vediamo” dell’embrione e del feto
mediante gli strumenti quotidiani di cui ostetrici fanno uso rappresenta solo
un aspetto dello sviluppo e del benessere fetale, e la gravidanza, il feto e le
interrelazioni materno-feto-placenta-ambiente continuano a rappresentare indubbiamente
un’area di ricerca ancora in buona parte inesplorata.
UN BRANO – “La coppia, il feto malformato e
l’équipe medica
Esami diagnostici ed esami di screening
Numerosi studi hanno segnalato come i
cambiamenti della popolazione di
gravide (aumento dell’età media dei paesi sviluppati) e della sensibilità dei
programmi di screening per le aneuploidie, etc hanno determinato
cambiamenti significativi nelle scelte delle coppie inerenti l’utilizzo della
diagnosi prenatale. Il ricorso all’ecografia del secondo trimestre e la
maggiore attendibilità degli screening serici hanno avuto come esito un uso più giudizioso
dell’amniocentesi e della villocentesi per la sindrome di Down. Nella
popolazione a basso rischio l’ecografia del primo trimestre è utile in feti con
anomalie dei cromosomi, ma l’esame del secondo trimestre è indispensabile per
identificare altre anomalie. In un vasto campione di popolazione europea
(studio EUROCAT, dati su 1.013.352 nascite negli anni 1995-1999) la diagnosi
prenatale nei feti con malformazioni congenite è stata effettuata nel 91% dei
casi mediante amniocentesi ed è stata eseguita una villocentesi ogni nove
amniocentesi. Le variazioni nel ricorso all’amniocentesi in donne di età uguale
o superiore ai 35 anni è notevolmente differente da regione a regione. Dei feti
Down diagnosticati in epoca prenatale il 64% era in donne di età <35 anni ed
il 36% di quelli identificati in donne di età >35 anni è stato diagnosticato
con l’esame ultrasuonografico; il 50% dei casi di trisomia 21 è nato da donne
di età >35 anni, per l’aumento dell’età al concepimento”.
DALLA PREFAZIONE – “La patologia
prenatale e le malformazioni fetali in particolare rappresentano una sfida
complessa e difficile per la èquipe perinatale ed un vissuto emozionale
estremamente gravoso per la coppia, per la necessità di diagnosticare in tempi
brevi le patologie, valutare gli effetti sulla qualità di vita del prodotto del
concepimento ed adottare conseguentemente il management appropriato. Questo
libro nasce dalla necessità di ottimizzare la diagnosi e la prognosi nel feto
con anomalie strutturali mediante la creazione di unità di medicina perinatale
dedicate, ove la collaborazione pluridisciplinare sia un modello di lavoro
condiviso e consolidato e molto più ampio di quanto comunemente ritenuto.
Quanto vediamo dell'embrione e del feto, mediante gli strumenti quotidiani di
cui gli ostetrici fanno uso, rappresenta solo un aspetto dello sviluppo e del
benessere fetale; la gravidanza, il feto e le interrelazioni
materno-feto-placentari-ambiente continuano a rappresentare indubbiamente
un'area di ricerca ancora in buona parte inesplorata”
INDICE DEL VOLUME – Sezione I - Approccio alla diagnosi delle
malformazioni fetali - 1.Obiettivi della diagnosi delle malformazioni fetali - 2.Consulenza
genetica - 3.Importanza della storia naturale della malformazione ed implicazioni
dell'inquadramento dismorfologico per il management perinatale - 4.Ottimizzazione
della prognosi del feto malformato - 5.La coppia, il feto malformato e la équipe
medica - 6.Approccio alla diagnosi delle malformazioni fetali nella gravidanza
gemellare - 7.Igroma fetale - 8.Idrope fetale non immunologica (IFNI) - Sezione
II - Quadri sinottici di malformazioni fetali diagnosticabili in utero con le
principali caratteristiche - 9.Malformazioni del sistema nervoso centrale (SNC)
- 10.Malformazioni apparato respiratorio - 11.Malformazioni del cuore - 12.Malformazioni
dell'apparato digerente - 13.Malformazioni dell'apparato genitourinario - 14.Craniosinostosi
- 15.Malformazioni dell'apparato scheletrico fetale - 16.Tumori fetali - Sezione
III - Quadri sinottici di sindromi diagnosticate in utero con le principali
caratteristiche cliniche - 17.Sindromologia fetale
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