Da mamma a consulente

Io sono stata fortunata e ora aiuto le altre

di Lisa Francovich

  Sono stata fortunata. Lei, la mia prima figlia, la volevo allattare e ho potuto scegliere un buon ospedale dove l'allattamento al seno fosse sostenuto. Ma allora esisteva a Roma un servizio informativo "Sportello Nascita", finanziato dal Comune, e gestito da Il Melograno con competenza. Grazie ad esso ho potuto comodamente avere una panoramica sui punti nascita, senza muovermi dalla mia scrivania. Ora questo servizio non esiste più, per mancanza di fondi. La volevo allattare e avevo un consultorio sotto casa che organizzava incontri di sostegno all'allattamento. Ancora fortunata. Non ho mollato l'allattamento quando ho avuto le ragadi tanto da piangere. Ma sono stata fortunata anche allora: avevo capito che nei consultorio si sostengono le donne e andai a cercarmi il consultorio più vicino nel luogo di vacanza dove allora mi trovavo e ho incontrato una bravissima ostetrica: una tedesca trapiantata in Toscana da anni, con due mani da meccanico, enormi e screpolate, ma delicatissime. Mia figlia la volevo allattare e ho avuto la fortuna sfacciata di avere un compagno accanto che mi ha sempre sostenuta concretamente e moralmente.

  Al secondo figlio però ho voluto evitarmi tutta una serie di problematiche, che qui non ho raccontato, e ho scelto di essere seguita da un'ostetrica privata: durante la gravidanza, al momento del parto (io, lei e il mio compagno) e
a casa nel puerperio. E ho capito che questo è il vero modo in cui si può decentemente affrontare questo gran marasma che è diventare genitore. Allattare è una scelta, che si chiarisce con l'avanzare dei mesi, delle settimane, che incontra impulsi, battute d'arresto, esaltazione e depressione. Per nessuno è del tutto facile; allora ho deciso che le competenze che mi ero costruita durante la prima infanzia dei miei figli dovevano essere messe a frutto. Ho deciso di essere dalla parte delle donne, sempre. Sono così diventata consulente alla pari per l'allattamento al seno (progetto "Latte di Mamma mia"), convinta che la fortuna che avevo avuto nel corso degli ultimi anni andasse condivisa, rimessa in circolo, "passata" ad altre famiglie.

Allattare è una scelta, che si chiarisce con l'avanzare dei mesi, ma va sostenuta

Pubblico, 25 ottobre 2012, pag, 12

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